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Le iniziative per la comunità, la campagna sui social e non solo: dentro al mondo Virtus Entella

Tifosi Entella - credit Virtus Entella

Il club ligure festeggia il ritorno in Serie B dopo 4 anni dall’ultima volta: il trionfo dei biancazzurri non solo sul campo 

Si conclude dopo 4 stagioni il percorso della Virtus Entella in Serie C. La vittoria del Milan Futuro contro la Ternana ha permesso ai liguri di festeggiare, con tre turni di anticipo, la tanto agognata promozione in Serie B. Un successo che, però, è riuscito ad andare oltre il solo campo da gioco.

Perché se da una parte è vero che il campo, con i 78 punti raccolti finora rimane il primo artefice di questo traguardo, va detto anche che la squadra di Fabio Gallo ha saputo “vincere il campionato” su altri fronti. Da mesi infatti i biancazzurri stanno portando avanti progetti trasversali al calcio, in grado di coinvolgere ogni aspetto della comunità ligure e non solo.

Iniziando proprio dal lato social dove la Virtus Entella, superando la propria istituzionalità calcistica, è riuscita ad appassionare e legare tifosi da ogni parte d’Italia. Un vero e proprio fandom quello creato dai liguri che, di settimana in settimana, meme dopo meme, si sono rivelati essere uno dei club più attenti a questo nuovo modello di comunicazione.

Punto d’incontro che troviamo anche a inizio stagione, nello storytelling legato alle tre divise di gioco. Dalla prima maglia, che sigla l’unione con l’Argentina condividendone i colori sociali e tornando alle grandi migrazioni dalla Liguria al Sud America; fino alla terza maglia, in richiamo alla tuta indossata dagli operai nelle acciaierie liguri.

“I Diavoletti” all’asilo

Un senso di comunità e famiglia che però è andato ancora più avanti, sfociando negli ambienti più delicati della nostra società. Alla Virtus Entella si deve infatti la nascita, a ottobre 2024, del primo asilo nido sostenuto da un club calcistico. In un territorio scarsamente dotato di strutture di questo tipo, “I Diavoletti” (così è stato intitolato l’asilo nido dei biancazzurri) è infatti in grado di ospitare fino a 40 bambini.

Destinato anche alle famiglie dei dipendenti del club, l’obiettivo è inoltre quello di avvicinare fin da subito i più piccoli allo sport e all’intero “mondo Entella”. Un’iniziativa che si pone quindi come una delle soluzioni a un problema sociale del chiavarese, ma che punta anche a educare e formare le nuove generazioni fin dai primi mesi d’età.

Gli incontri nei penitenziari

Lodevole è anche il progetto portato avanti nel mese di marzo, dove alcuni esponenti del club ligure, come l’allenatore Fabio Gallo e il ds Matteo Superbi, hanno organizzato una serie di incontri presso l’istituto penitenziario di Chiavari. Un semplice gesto in grado di offrire nuovi stimoli e possibilità alle persone presenti in carcere, portando nuovamente lo sport all’interno di una diversa sfera sociale.

Due parole che diventano così i pilastri delle iniziative promosse quest’anno dalla Virtus Entella: educazione e rieducazione. Fresco di promozione in Serie B, il club ligure ci ha dimostrato ancora una volta che ci sono tematiche in grado di andare oltre il calcio. Questioni che finiscono per diramarsi lontane da quel rettangolo verde ma che, se coltivate adeguatamente, possono portare a qualcosa di costruttivo per tutta la nostra società.