Virtus Entella, il Comunale di Chiavari intitolato a Enrico Sannazzari
Lo Stadio Comunale sarà intitolato a Enrico Sannazzari, fondatore e storico attaccante del club ligure
Una dolce novità per la Virtus Entella e per tutti i suoi tifosi: lo stadio Comunale, la casa del club ligure, sarà intitolato a Enrico Sannazzari. “La decisione di intitolare lo stadio Comunale a Enrico Sannazzari, un mito nella storia dell’Entella – spiega il presidente Antonio Gozzi – rappresenta un motivo di emozione e di orgoglio“.
Sannazzari fu, con un gruppo di giovani, il fondatore dell’Entella Foot-Ball Club il 14 Marzo 1914. Secondo una leggenda fu lo stesso Sannazzari, a scegliere i colori bianco e celeste per il sodalizio ligure ispirandosi alla nazionale argentina. Infatti tra Chiavari e il Sud America gli scambi culturali erano molto frequenti, soprattutto per la forte immigrazione italiana. Da questo rapporto nacque anche il Boca Juniors, leggendario club argentino fondato da giovani italiani provenienti da Genova.
In qualità di socio fondatore Sannazzari fu possessore della tessera societaria numero 1 e giocò nel club biancoceleste indossando anche la fascia di capitano. Era un attaccante ma ha giocato anche portiere. Sannazzari era curiosamente soprannominato dai suoi tifosi Asso di Picche, per via della sua particolare abitudine di cucirsi sulla maglia da gioco all’altezza del cuore proprio un asso di picche.
Dall’epoca di Sannazzari la Virtus Entella è cresciuta molto: nel 2014, proprio nell’anno del centenario, il club biancoceleste ha conquistato una storica promozione in Serie B. La squadra di Chiavari è rimasta 4 stagioni in cadetteria per poi tornarvi nel 2019. Dal 2021 il club gioca in Serie C. In questa stagione l’Entella ha iniziato benissimo il campionato con 3 vittorie ottenute nelle prime 3 gare. Sannazzari sarebbe stato orgoglioso dei risultati ottenuti dalla sua Entella.
Le parole del presidente Antonio Gozzi
“È stato lui a fondare il club nei primi del Novecento quando si giocavano le prime partite nel cuore della città di Chiavari, in piazza Roma e tra una parata e un gol, nasceva la favola biancoceleste. Un giorno, Enrico, ebbe l’intuizione di cucirsi sul cuore proprio un asso di picche per rattoppare una maglia scucita durante uno scontro di gioco e da quel momento quel simbolo rappresenta un elemento distintivo della nostra società.
Non a caso nei mesi scorsi per festeggiare i 110 anni del club abbiamo realizzato una maglia celebrativa che ricordava proprio il mitico Enrico capace di incarnare valori come la serietà, la correttezza, la lealtà, l’impegno e la passione che rappresentano ancora oggi il dna della nostra Entella”.
“Ogni gara sarà come un viaggio nel passato”
Il presidente ha poi aggiunto: “Che lo stadio Comunale, in questi anni diventato un gioiellino invidiato anche da società di categorie più importanti, porti il nome di Richin e la gradinata Sud ricordi Ermes Nadalin, altra bandiera indimenticabile del club, rappresenta un’altra pagina incancellabile della mia presidenza“.
“Sono sicuro che questo binomio renderà ogni gara casalinga un’entusiasmante viaggio nel passato e un bellissimo ritorno alle origini di cui i nostri calciatori potranno essere orgogliosi”.