La Virtus Entella è pronta a vivere una settimana magica, all’insegna dei festeggiamenti. Si parte giovedì 14 marzo, in cui la squadra ligure festeggerà i 110 anni di storia. Una data importante che verrà celebrata con una serie di iniziative e che vedrà coinvolta la città di Chiavari.
Dalla giornata di giovedì sarà online il nuovo sito ufficiale della società e sui canali social verrano anche pubblicati diversi messaggi di auguri. Durante la sfida casalinga di venerdì sera con la Lucchese, inoltre, la squadra biancoceleste scenderà in campo con la maglia celebrativa, che sarà dedicata all’asso di picche Sannizari, prima tessera della storia del club. Una maglia ispirata alle origini del club con un richiamo all’Argentina verso cui c’è un rapporto speciale. Sempre venerdì al Comunale, alle associazioni e le società sportive di Chiavari, ci sarà un ospite d’eccezione: il presidente della Lega Pro Matteo Marani. Saranno, inoltre, presenti i due calciatori che hanno segnato i gol promozione in B: Lorenzo Staiti e Matteo Mancosu. Infine nell’intervallo della partita gli spettatori potranno assistere ad un esibizione della Pro Chiavari, società più antica della città.
Non solo campo. Diverse novità in questi giorni in casa Virtus Entella. È stato presentato il logo dei 110 anni, che accompagnerà la squadra ligure per l’intero 2024 ed è appunto stata svelata la maglia celebrativa. A ciò si aggiunge che nella serata tra il 13 e il 14 l’ex Tribunale in Piazza Mazzini e il palazzo della Regione Liguria in Piazza De Ferrari sono stati illuminati interamente di biancoceleste. Questo, insomma, il modo di celebrare i primi 110 anni di storia da parte della Virtus Entella del presidente Gozzi, che ci ha tenuto a dedicare un messaggio d’amore alla propria squadra.
Questo il pensiero del patron biancoceleste nei confronti della Virtus Entella: “Buon compleanno cara Entella. Centodieci anni di storia e passione biancoceleste, di imprese epiche, di cadute e risalite. Di tormento ed estasi, come recitava un vecchio striscione di tanti anni fa. Siamo di fronte a una cifra troppo t onda, troppo suggestiva per fingere che sia un traguardo come gli altri.
Mi sono innamorato di te, quando da bambino salivo gli scalini del Comunale stringendo la mano a mio papà. Quindi sei diventata una di famiglia quasi per caso, ma quel giorno avevo una sola certezza: si può superare ogni ostacolo quando si è animati dalla volontà̀ di costruire lasciando da parte divisioni, polemiche, timori. In questi diciassette anni ho voluto che incarnassi valori come l’etica, l’altruismo, il lavoro di squadra, la vicinanza al territorio, l’attenzione al sociale, il senso di responsabilità per la comunità, l’inclusività. La crescita a tutto tondo dei nostri ragazzi del vivaio: tecnica, valoriale, educativa e sportiva.
Hai sempre rappresentato e non smetterai mai di farlo una tifoseria appassionata, orgogliosa e resiliente, che non ha mai gettato la spugna di fronte alle avversità.È bello oggi aprire questa scatola che custodisce tante storie, racconti, emozioni, cavalcate, avventure, aneddoti e un commovente senso di appartenenza. Un tempo lungo, e breve assieme, di tre generazioni che non hanno età ma hanno memoria, cultura, rispetto di una bandiera che sventolerà sempre, all’ingresso del Comunale, con orgoglio e fierezza“.
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