La Virtus Francavilla dei Millennials, ben sei al fischio d’inizio, ne rifila tre al Bari e si regala una giornata storica: nel pomeriggio della Nuovarredo Arena la squadra di Roberto Taurino (assente per squalifica) ha dominato per larghi tratti la capolista del girone C di Serie C: di Ekuban, Caporale e Ventola le firme sulla vittoria biancoceleste.
Con nove indisponibili, la Virtus si è affidata a due armi: intensità e fame. Corrispondenti alla carta d’identità: ben sei nati dal 2000 in avanti, 3-5-2 e squadra raccolta. Un ping pong di gambe e testa, che ha avuto ragione del 4-3-1-2 di Mignani. Inaridito Botta, costantemente raddoppiati D’Errico e Antenucci, murato Cheddira. E gol al primo, vero affondo: fuga di Ingrosso a sinistra, il 21enne ghanese Joseph Ekuban brucia Di Cesare sul primo palo e batte Frattali. Inizio di un pomeriggio da incorniciare. Lo stesso che porterà a casa a fine partita Alessandro Caporale: 101 presenze e 1 gol tra i pro prima della sfida al Bari, al 27′ si trasforma in preciso slalomista. Parte da centrocampo, salta Botta, Mallamo e Belli in fuga a sinistra e botta forte sotto la traversa. 2-0 e corsa folle per condividere la gioia con panchina e curva.
Al ritorno dagli spogliatoi ti aspetti la reazione del Bari ma gli ospiti si limitano a un tentativo ravvicinato di Botta. Mignani passa al 4-2-4 con Simeri e Paponi ma a chiudere la partita è un ex Bari: Danilo Ventola, classe 2000 cresciuto nel settore giovanile del Bari. Al 71′ è il più rapido di tutti a infilare il tap-in sul tiro cross di Carella. Abbraccio di tutti i compagni, esultanza soffocata in segno di rispetto verso il suo passato. Firma sulla vittoria, come successo nell’ultimo sorriso della squadra di Taurino: quello del 29 settembre a Potenza. 3-0 e la colonna sonora è quella della curva sud della Nuovarredo Arena.
Una squadra allenata da Roberto Taurino supera il Bari e non incassa gol: un film già visto nella scorsa stagione, quando la Viterbese, guidata dall’attuale allenatore della Virtus Francavilla, era passata per 1-0 a Bari il 7 febbraio, determinando l’esonero di Gaetano Auteri. Questa volta Taurino, squalificato, l’ha vissuta dalla tribuna. L’esito è stato identico: vittoria da ricordare.
Quello di Francavilla Fontana resta un campo quasi stregato per il Bari, che nel settembre 2019 perse il derby e cambiò allenatore, con l’esonero di Giovanni Cornacchini. Dimensioni e proporzioni differenti. Quella dell’11^ giornata è la prima sconfitta in campionato per i biancorossi, che prima della sfida alla Virtus avevano avuto un percorso quasi netto: sette vittorie e tre pareggi. “Non dobbiamo perdere una partita così ma non voglio pensare che una partita rovini tre mesi di lavoro, voltiamo pagina e pensiamo alla prossima partita” è il manifesto di Michele Mignani al fischio finale. In un pomeriggio il Bari incassa quasi la metà dei gol subiti in precedenza (3, che si sommano ai 7 presi nelle prime 10 giornate) e smarrisce identità e gol. Unica nota positiva, il palo colpito da Nicola Citro, rientrato a disposizione mercoledì contro il Foggia e protagonista nel finale di Francavilla. La testa è al Catanzaro, altra squadra che ha perso l’imbattibilità e distante 4 punti: la sfida al vertice è in programma sabato alle 14 al San Nicola. E sarà una lunga settimana per entrambe.
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