C’è aria di cambiamento in quel di Francavilla Fontana. I risultati non sufficienti, che mantengono la Virtus Francavilla al diciottesimo posto con 17 punti, oltre ai nuovi giocatori (Gasbarro, Ingrosso e Dutu), portano anche al cambio dirigenziale. In seguito alla risoluzione consensuale di Antonazzo, nelle vesti di direttore sportivo è subentrato Matteo Lauriola. L’ennesimo segnale importante che ha voluto dare il presidente degli Imperiali, dopo il cambio allenatore avvenuto alla fine dello scorso novembre. Proprio ieri sera, Antonio Magrì è stato ospite nella seconda puntata del 2024 di Passione Biancazzurra, in onda su Antenna Sud Extra, dove ha rilasciato diverse dichiarazioni in merito all’attuale situazione.
Di seguito, le parole di Antonio Magrì, presidente della Virtus Francavilla: “Un cambiamento necessario per quanto mi riguarda, utile per cambiare l’aria in un ambiente che temo non abbia ancora maturato la consapevolezza di una squadra che deve lottare per salvarsi. Sento parlare di fuoco dentro, ma questo fuoco in campo non lo vedo. I ragazzi ovviamente si impegnano, ma voglio vedere un altro atteggiamento. Ho voluto dunque dare un segnale forte, per far capire a tutti che serve altro se vorremo mantenere questa categoria. Cambiare il direttore sportivo a mercato aperto è chiaramente un gesto importante. Sicuramente nessuno ha la bacchetta magica per risolvere i problemi in un attimo, ma con le scelte giuste riusciremo a tirarci fuori da questa situazione. Abbiamo un margine d’errore molto basso, non possiamo permetterci di sbagliare nulla“
”La classifica è delicata, ma non compromessa. Il direttore Lauriola ha una personalità diversa rispetto ad Antonazzo, ha esperienza e conoscenze. La speranza è che possa alzare il livello tecnico della squadra. Come ho sempre detto, farò tutto il possibile per raggiungere l’obiettivo a fine stagione. Come presidente mi assumo delle responsabilità di tutto ciò che accade nel club, dalle più belle alle più brutte. Se la situazione è quella che è, allora dobbiamo fare tutto ciò che possiamo per uscirne bene. Anche a costo di uscire fuori budget o di rinunciare al minutaggio. Forse ho abituato male un po’ tutti, visto che negli ultimi dieci anni non abbiamo quasi mai lottato per la salvezza. Adesso sono finiti gli alibi. Arriva un nuovo diesse, che non è quello che ha costruito la squadra. Quindi tutti i giocatori sono automaticamente sulla graticola e saranno chiamati ogni giorno a dimostrare qualcosa”.
“La squadra deve ora dare delle risposte, in attesa che arrivino altri elementi che possano arricchire una rosa evidentemente non completa. In vista della salvezza sono fiducioso e ottimista. Tutto l’ambiente deve però esserlo, anche con la consapevolezza che da qui a fine stagione perderemo altre partite. Il percorso è questo, ricco di ostacoli, quindi ognuno dovrà metterci del suo”.“
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