Virtus Francavilla, Villa: “Trattativa lampo. Diventiamo grandi insieme”
Dopo l’annuncio dello scorso 18 giugno, arrivano anche le prime parole di Alberto Villa, nuovo allenatore della Virtus Francavilla: “Sono andato via da attaccante, torno da allenatore. Qui tutti mi conoscono e tutti mi vogliono bene, torno quindi volentieri e con grande entusiasmo. Ho ricevuto tanti attestati di stima, significa che ho lasciato un buon ricordo. In questi anni questa società ha fatto passi a gigante“, ha dichiarato nella sua prima intervista da nuovo allenatore della Virtus Francavilla ai microfoni di Antenna Sud.
Villa: “Trovato accordo in 5 minuti”
E sulla voglia di Villa di sposare il progetto Virtus, lo dimostra la tempistica con la quale le due parti in causa hanno deciso di legarsi contrattualmente: “Sono reduce da un anno particolarmente positivo in forza alla Pergolettese, alla guida di una squadra giovane ed in un girone più tecnico e meno ambientale rispetto a quello meridionale. Il tutto è nato con una telefonata, in cui mi è stata chiesta la disponibilità di venire a fare una semplice chiacchierata. In cinque minuti scarsi abbiamo poi trovato l’accordo, è stata una trattativa lampo. Mi considero un allenatore che ha poche regole, ma da rispettare. Mi piace che le mie squadre abbiano un’identità precisa e soprattutto mi piace che giochino a calcio, è l’unico modo per ottenere risultati in questo sport. Ai miei ragazzi chiedo sacrificio, volontà e fame. In queste categorie è questo che fa la differenza. Il progetto giovani non mi spaventa, l’anno scorso ho giocato con sei o sette under a partita. Definiamo “giovani” ragazzi di 22 o 23 anni, a quell’età puoi avere meno esperienza, ma a quell’età sei un calciatore già completo”.
“Se la Virtus è in C, è anche merito mio”
E sul suo passato in maglia Virtus: “Qui a Francavilla ho vinto tanto e segnato tanti gol e se oggi la Virtus è in Lega Pro un po’ di merito è anche mio. Il progetto Virtus è intrigante, ma voglio che torni ad esserci l’entusiasmo che c’era un tempo. Giocare e magari vincere contro squadre dal grande blasone dev’essere per noi una festa, e non un qualcosa di scontato. Siamo una realtà solida, ma allo stesso tempo piccola. Possiamo però diventare grandi insieme. Siamo ancora all’inizio, c’è tanto lavoro da fare, ma lo affronteremo con entusiasmo. Personalmente attendo con ansia il 17 di luglio per dare definitivamente il via a questa nuova esperienza”.
A cura di Gabriele Ragnini