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Virtus Verona, Manfrin e Visentin condannati in appello per violenza sessuale

Fresco e Andreoletti

Fresco e Andreoletti crediti Martina Cutrona, www.lacasadic.com

La Corte d’Appello di Vicenza ha emesso la sentenza per il caso di violenza sessuale che aveva coinvolto anche Manfrin e Visentin

La Corte d’Appello di Vicenza ha dimezzato la pena a carico di Gianni Manfrin e confermato quella per Santiago Visentin, entrambi calciatori della Virtus Verona al tempo dei fatti, giudicati colpevoli di un caso di violenza sessuale risalente al gennaio 2020. La pena a carico del terzino passa da 6 a 3 anni, mentre quella per l’attuale difensore dell’Audace Cerignola resta a sei anni di reclusione. I legali sono ora in attesa delle motivazioni della sentenza per un eventuale ricorso in Cassazione.

Ai tempi dei fatti, il club veneto decise di non sospendere Manfrin, con Gigi Fresco che ha sempre potuto contare sull’apporto del proprio numero 11. Visentin fu sospeso dal Cittadella, all’epoca proprietaria del suo cartellino, prima di accasarsi a gennaio scorso all’Audace Cerignola.

Lo storico presidente-allenatore della Virtus Verona ha commentato la sentenza tramite il quotidiano L’Arena: “Siamo dell’idea che la parte punitiva spetti allo Stato. Il Tribunale non indica la disoccupazione come pena aggiuntiva, riteniamo corretto continuare ad aiutare Gianni e la sua famiglia. Il processo non è ancora terminato“.

Nel match contro l’AlbinoLeffe, in programma per domenica 15 dicembre, l’obiettivo di De Marchi e compagni sarà proprio quello di ritrovare la gioia, proprio in uno scontro diretto contro l’attuale decima in classifica. Ma la vigilia di tale appuntamento non può che essere tormentata da questa sentenza, commentata dal presidente-allenatore Gigi Fresco.

Visentin e Manfrin condannati

Se Visentin venne immediatamente sospeso dal Cittadella già dopo la condanna in primo grado del 2023, la Virtus Verona ha sempre perseguito un’altra linea riguardo alla posizione di Manfrin. Pur sostenendo la presunzione d’innocenza, il club granata ritenne sin da subito tali accuse incompatibili con i propri valori.

I rossoblù, invece, hanno deciso di continuare ad impiegare il proprio numero 11. Tale decisione non è mai stata digerita del tutto dal tifo rossoblù, che ha disertato tutte le trasferte in quest’ultimo anno e mezzo. Nonostante ciò, Fresco ha deciso di non fare un passo indietro e continuare in questa direzione.

Virtus Verona squadra
Virtus Verona squadra crediti Martina Cutrona, www.lacasadic.com

Fresco: “A noi non spetta aggiungere un’ulteriore pena”

Gigi Fresco ha chiarito la posizione della società riguardo al caso: “Siamo dell’idea che la parte punitiva spetti allo Stato attraverso tribunali e giudici. Fermo restando che qualunque pena dovrebbe essere educativa per ogni tipo di reato. A noi non spetta dunque aggiungere un’ulteriore pena. Poi, il Tribunale non indica la disoccupazione come pena aggiuntiva ad un’eventuale detenzione in carcere“.

Il presidente-allenatore della Virtus Verona ha proseguito il suo commento, confermando la decisione di supportare Manfrin e la sua famiglia in questo momento difficile: “Qualunque sia la condanna, credo non sia giusto togliere la possibilità di lavorare. A maggior ragione, riteniamo corretto continuare ad aiutare Gianni e la sua famiglia. Il processo non è ancora terminato, manca il terzo grado e mi risulta che ci sarà ricorso anche in Cassazione. La Virtus vanta un lungo impegno nella fase di reinserimento e aiuto di soggetti reduci da decine di anni di carcere. Il nostro obiettivo è aiutare sempre e comunque“.