Gianluca Pagliuca sul gol del figlio: “Sembrava la fine di un film. Un sabato da ricordare”
Mattia Pagliuca: il primo gol tra i professionisti regala la vittoria alla Virtus Verona e una dedica emozionante per papà Gianluca
Mattia Pagliuca ha finalmente trovato il suo primo gol tra i professionisti in Serie C, segnando un momento decisivo nella sua giovane carriera. Il talento classe 2002, cresciuto nelle giovanili del Bologna, ha messo in mostra le sue doti, confermando le aspettative che lo circondavano. Un primo passo importante per un futuro che si preannuncia promettente.
Con il suo gol in pieno recupero, Mattia Pagliuca ha regalato la vittoria alla Virtus Verona, scatenando la gioia in tribuna, soprattutto quella di papà Gianluca. Una carriera diversa da quella paterna, lontana dai guantoni che hanno reso celebre suo padre. Come riportato dai colleghi di Tuttosport, Gianluca ha raccontato con gli occhi lucidi e l’orgoglio di un padre la prima rete di Mattia tra i professionisti.
“Ero già contento della prestazione che aveva fatto, ma vedere Mattia segnare la sua prima rete tra i professionisti è stato speciale. Sembrava il finale di un film: ha fatto gol in pieno recupero, regalando la vittoria alla Virtus Verona e in più ero in tribuna a vederlo. Meglio di così non poteva andare sabato: sono felice per lui“.
Mattia ha voluto dedicare proprio a suo padre la prima rete tra i professionisti: ”Segnare questo primo goal di fronte ai miei tifosi, ai miei amici e a mio padre è stata una grandissima emozione. Me lo sentivo prima della gara che potesse essere la volta buona.”
“Mattia, un percorso naturale. Meglio che non sia portiere”
Gianluca Pagliuca si è raccontato a 360 gradi, ripercorrendo l’inizio di Mattia, che ha mosso i primi passi nel basket, prima di approdare al calcio: “A Verona ha trovato una società modello, seria ed organizzata. Una struttura snella formata però da gente competente. Non a casao da anni sono ormai una bella realtà della categoria. Gigi Fresco è uno spettacolo. Sono rimasto poi colpito dalla grande umanità che si respira. Mi ricorda quella che c’era negli anni Ottanta Novanta nel calcio e che ormai purtroppo si è un po’ persa. Un esempio? Mi ha raccontato mio figlio che ogni settimana escono tutti insieme a cena. Queste cose aiutano a fare gruppo, anche noi alla Samp lo facevamo sempre“.
Ecco come è nata la sua passione per il calcio: “Da bambino giocava a pallacanestro. Come me va pazzo per la Virtus Bologna, però vero i 7-8 anni si è avvicinato al calcio grazie ai suoi compagni di scuola. E’ partito dal Monte San Pietro per poi entrare nel Bologna dove ha fatto tutta la trafila dai Primi Calci alla Primavera, l’ho sempre seguito con affetto, senza però mai spingerlo e indirizzarlo verso il calcio. Mattia doveva solo fare sport e divertirsi“.
Il sogno di Mattia: la Serie A nel mirino
L’ex portiere ha poi riflettuto su come l’etichetta di “figlio di papà” abbia inevitabilmente accompagnato Mattia, ma ha anche ammesso di essere felice che suo figlio non giochi nel suo stesso ruolo. “Per fortuna non farà il mio stesso ruolo, spero possa fare come Daniel Maldini”
Con il sogno di arrivare in Serie A, Mattia Pagliuca guarda al futuro con occhi pieni di ambizione e determinazione. Per lui, il campo è un luogo magico, dove ogni dribbling e ogni gol lo avvicinano a quel traguardo che ha sognato sin da piccolo. Ogni istante in campo è un passo verso la realizzazione del suo sogno, un sogno che vive di emozioni e sfide, e che lo spinge a dare il massimo in ogni allenamento. Mattia sa che la strada verso la Serie A è lunga e tortuosa, ma la passione per il calcio e il sostegno della famiglia lo motivano a perseverare e a credere fermamente nel suo futuro.