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Giovani e idee: così Marco Banchini sta portando in alto la Vis Pesaro

Vince e stupisce: la Vis Pesaro, nona nel Girone B di Serie C, è una bella sorpresa tutta da scoprire. Costruita con occhio attento e modellata con sapienza. Scalfita, migliorata, sgrezzata. Da una mente ricca di idee come quella di Marco Banchini, allenatore giramondo tornato in Italia per convincere.

A sentirlo parlare sembra già in Serie A: in un’intervista rilasciata ai nostri microfoni a ottobre, parlava di biotipo soggettivo, di attenzione all’uomo prima del calciatore. Poi di tattica, con un non possesso attento e un continuo pensare. Ma non rimuginare. Lasciare che le idee fluiscano libere. La bravura sta nel cogliere quelle giuste. Con rapidità d’ingegno, prima che ci arrivi l’avversario. “In questo modo si vince, ma prima ancora si costruisce”. E nelle Marche, ormai, lo sanno bene: 38 punti conquistati, solo uno in meno del Pontedera settimo. “L’obiettivo resta la salvezza”, ci raccontava. Ma adesso, quota-40 è pressoché raggiunta. E allora spazio ai sogni “di una proprietà ambiziosa“.

Kaizen: miglioramento continuo

Progettazione e idee. Lavorare costantemente per crescere. Banchini lo sa bene: la sua foto profilo di Whatsapp è una parola giapponese. “Kaizen“. Composizione di “kai” (“cambiamento“, “miglioramento“) e “zen” (“buono“, “migliore“). In sostanza, cambiare in meglio, migliorarsi di continuo. Anche per questo, l’allenatore classe ’80 ama lavorare con i giovani: in rosa, ci sono ben diciassette giocatori under-25, accompagnati da soli 8 “over”. Numeri che impressionano.

Dalla difesa all’attacco: i giovani al potere nella Vis Pesaro di Banchini

Prendiamo degli esempi. Alessandro Farroni, certezza tra i pali, ha 24 anni. In difesa, oltre all’esperto Gavazzi, i giocatori con più presenze sono due generazione-Z: Saccani, classe 2001, e Piccinini, nato il 31 dicembre 2002, alle porte del 2003. Rispettivamente, 27 e 26 presenze. Menzione anche per Cusumano (2001), titolare nella prima metà di campionato, ora ai box per una maxi-squalifica (10 giornate) dopo 17 gare disputate.

A centrocampo, tanta qualità e freschezza: a dettare i tempi in una squadra di stell(in)e ci pensa Andrea… Astrologo. 2002, scuola Roma, è al primo anno tra i pro dopo una lunga trafila nelle giovanili, e sta facendo bene (22 partite a referto). Convince anche Luca Lombardi, coetaneo, di proprietà del Monza, che ha collezionato 19 apparizioni. Stesso numero di gettoni anche per il 24enne Mercandella, decisivo in zona-gol: ha segnato tre reti molto pesanti, l’ultima nella vittoria di domenica contro la Virtus Entella. In una partita giocata da sfavoriti, i piccoli golden boys di Banchini hanno saputo ribaltare i pronostici. 2-1, e tre punti in saccoccia.

L’altra rete biancorossa della sfida contro i liguri è di Kevin Cannavò, classe 2000 con un passato tra Palermo e Empoli. Era arrivato a Pesaro lo scorso anno, in prestito dal club toscano. E, in estate, si è conquistato il riscatto dopo un’annata convincente. 5 gol la scorsa stagione, altrettanti in questa. Con una differenza: la strada per arricchire il bottino è ancora lunga. Accanto a lui, in attacco, giocano Gucci e De Respinis: il primo ha 31 anni e la voglia di andare avanti dopo una carriera da bomber tra C e D; il secondo, 28enne, sta finalmente trovando continuità tra i professionisti. E dietro di loro – punti fermi con, rispettivamente, 6 e 4 gol – cresce bene Domenico Rossi, 21enne, a quota 18 presenze (quasi tutte da subentrato).

Un bel mix di ragazzi di belle speranze e veterani della categoria. Con un maestro saggio e – anche lui – in crescita. Per puntare traguardi importanti, da raggiungere insieme. Senza paura. Pensando, e mettendo in pratica quanto imparato. Fluidità e concretezza. Apprendimento e gioco. Con in mano la licenza di… sognare.

A cura di Luca Bendoni