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La Vis Pesaro, la gavetta, Dybala: Orellana si racconta

Marcelo Orellana credit Vis Pesaro

Marcelo Orellana credit Vis Pesaro

Dagli esordi con la Vis Nova Giussano, alla somiglianza con Dybala: il trequartista biancorosso è intervenuto ai microfoni de lacasadic.com per raccontare la sua esperienza

Come il suo illustre omonimo Francisco, condottiero spagnolo fautore della conquista delle Americhe, anche Marcelo Orellana è un “conquistador”: il trequartista della Vis Pesaro è subito entrato nel cuore dei tifosi biancorossi grazie alla sua tecnica sopraffina e alle sue giocate. Domenica, contro il Pineto, ha trovato finalmente il tanto atteso primo gol tra i professionisti, ciliegina sulla torta di un ottimo inizio di stagione: “È stata una bella emozione, forte, per me che arrivo da categorie inferiori. Per me è un grande orgoglio essere anche solo in Lega Pro, sono molto contento“.

In queste prime uscite Orellana aveva cercato il gol in tutti i modi ma la porta sembrava stregata. Ora però il numero 30 si è sbloccato e non vuole fermarsi più: “Il gol è stata una liberazione da un’ossessione. Forse ero troppo concentrato sul fare gol. Adesso è arrivato e adesso spero di essere un po’ più sciolto“. La Virtus Entella, prossimo avversario dei biancorossi, è avvisata.

Ogni giorno il trequartista italo-cileno condivide lo spogliatoio con giocatori di grande esperienza, come Pucciarelli, Paganini, Obi, che hanno calcato palcoscenici superiori e che lo ricoprono di consigli: “Mi dicono sempre che non mi devo accontentare, che ci sono tante cose che devo migliorare per fare il salto di categoria e per fare ancora di più la differenza. Li ascolto tanto perché sono stati calciatori fortissimi. Prendo sempre spunto da loro”. Gente che ha giocato in Serie A e che sa riconoscere un talento come Orellana. Il trequartista, mentre in campo incanta con le sue magie, ascolta i senatori e anche mister Stellone, “una persona che se avessi conosciuto, avrei scelto subito Pesaro”.

Il numero 30 si è integrato benissimo alla Vis Pesaro: “Sono contentissimo di essere qui, siamo una buonissima squadra, ci divertiamo a giocare insieme e speriamo di salvarci il prima possibile, quello che verrà sarà tutto in più“.  Solitamente i ragazzi della sua età ambiscono, per studiare o per motivi di lavoro, a lasciare il paese di origine per trasferirsi in una metropoli. Orelllana invece ha fatto il percorso inverso passando da Milano (dove ha vissuto 15 anni, ndr) a Pesaro, che è una provincia delle Marche ma che chiaramente è molto più piccola rispetto alla città meneghina: “Pesaro è una città bella, tranquilla, non è affollata come a Milano”.

Gli inizi di carriera: la Vis Nova e la Varesina

La Vis nel destino. Già perché Orellana muove i primi passi nella Vis Nova Giussano: “Con loro ho esordito in Promozione e ho segnato il mio primo gol in carriera, in Coppa Italia, su rigore. Abbiamo vinto Promozione ed Eccellenza e siamo stati promossi in Serie D, dove siamo stati due stagioni. Alla Vis Nova mi son sempre trovato bene, sono persone d’oro. Mi hanno scritto domenica dopo il gol, con loro ho un bellissimo rapporto”.

Nel 2022 il passaggio alla Varesina. “Devo ringraziare la Varesina perché ha creduto in me. Quando ero alla Vis Nova hanno fatto un investimento importante. Per me è quasi una seconda famiglia per come si sono comportati, per come mi hanno trattato. In Serie D ci sono giocatori forti ma c’è differenza di ritmo con la C”. Riconoscenza, genuinità, rapporti: 3 parole per descrivere Orellana che ora è un calciatore professionista ma non dimentica la gavetta e le persone incontrate durante il suo percorso di crescita.

La somiglianza con Dybala e il numero 30

Negli anni in Serie D molti addetti ai lavori hanno soprannominato Orellana “piccolo Dybala” dato che i due hanno diversi aspetti in comune: l’origine sudamericana, il ruole oltre ad un tatuaggio (il bracciale) e l’esultanza (la Dybala Mask, che più volte Orellana ha riprodotto dopo un gol). Oltretutto la rete segnata al Pineto, ha ricordato a molti quella che il fantasista argentino ha realizzato contro il Feyenoord in Europa League due stagioni fa.Per me Dybala è il giocatore con più qualità ed elegante della Serie A. Mi piace molto vederlo giocare, il suo gol è più bello del mio”.

Sulla posizione in campo e sul numero di maglia, il 30, che è piuttosto particolare: “Io nasco trequartista, una posizione che mi piace molto perché posso legare il gioco ma posso giocare anche esterno o mezz’ala. Inizialmente volevo altri numeri solo che erano occupati. Il 30 lo aveva Messi all’inizio della sua carriera al Barcellona, poi mi piacciono i numeri con lo zero”. Dybala, Messi, numeri 10 che un sudamericano come Orellana non può non sognare di emulare. Ora però il trequartista è concentrato solo sulla Vis Pesaro, con cui ha sottoscritto un contratto di 3 anni e che spera di trascinare sempre più in alto.

La famiglia e la nazionale

Quando in estate ha scelto la Vis Pesaro, Orellana ha praticamente cambiato vita, con tutti i sogni ma anche le paure che un ragazzo di 23 anni si porta dietro. La famiglia però gli è sempre rimasta accanto e non gli ha mai fatto mancare il proprio sostegno: “La mia famiglia è molto legata a me, è molto unita e mi chiamano quasi tutti i giorni“.

Non parlategli però di nazionale: “Sono un ragazzo italiano, ma ho un pò di sangue cileno, ho un pò di garra (il padre di Orellana è cileno, la madre è italiana, ndr). Attualmente c’è un abisso tra me e la convocazione in nazionale, che sia Italia o Cile. La strada è ancora lunga. Scegliere significa aver raggiunto un bel livello“. Tutta l’umiltà di Orellana che però, se continuerà a offrire queste prestazioni, è probabile che riceva presto una chiamata.