Emilio Volpicelli, la nota lieta della Viterbese che ricorda Ilicic
Facciamo un tuffo nel mondo di Emilio Volpicelli, ala destra classe 92′ di Napoli, arrivato alla Viterbese dopo una stagione magica al Matelica con cui ha realizzato 15 gol in 41 presenze. Bene, anche se con un’altra maglia, si sta confermando assoluto protagonista nel girone B di Serie C (5 gol e 1 assist) nonostante la squadra gialloblù sia ultima in classifica.
Volpicelli, la gavetta e l’esplosione definitiva nel Francavilla di Lazic
Emilio Volpicelli è un calciatore che si è fatto in quattro per arrivare dove è ora: “Lo conosco dai tempi dell’Eccellenza campana e pugliese – ci ha spiegato il suo ex allenatore ai tempi di Francavilla Ranko Lazic – È un calciatore che mi è sempre piaciuto. Il Francavilla nel 2017 mi fece un regalo prendendolo dopo la rescissione di contratto con l’Andria e da lì ho avuto il privilegio di poterlo allenare. Il ragazzo aveva già un talento indiscutibile e con me è iniziata la sua maturazione completa. Quando è arrivato al Francavilla gli mancava il gol, ma gli serviva soltanto la piazza giusta. Da noi ha fatto 29 gol vincendo la classifica cannonieri nel gruppo H”.
Volpicelli e quella somiglianza con Josip Ilicic
Lazic ha poi parlato delle caratteristiche tecniche e fisiche dell’ala napoletana: “È al suo terzo anno in C e sta facendo molto bene. Emilio nel 4-3-3 è un giocatore devastante, mentre nel 3-5-2 può soffrire perché non gli piace giocare sotto punta e stare lontano dalla porta. Lui è bravo da fuori ad entrare dentro verso la porta, gli piace partire largo ed è forte nell’uno contro uno a piede invertito” Lazic poi fa un paragone tra Volpicelli e un giocatore di Serie A: “Come corsa, altezza, tecnica e tiro, con le dovute proporzioni, ricorda Josip Ilicic dell’Atalanta, ha i suoi stessi colpi anche nei dribbling e nei gol che fa”.
Un lavoro non solo tecnico quello di Ranko su Volpicelli, ma anche e soprattutto mentale: “A lui non piaceva essere sgridato. Emilio preferiva che le cose gli venissero spiegate con calma. Mi sono arrabbiato spesso con lui per il modo in cui faceva la fase difensiva. Il ragazzo però si applicava e una volta capito il meccanismo lo faceva bene il triplo degli altri”. Parlando poi del rapporto con Volpicelli ha chiuso dicendo: “Io e Volpicelli avevamo un bellissimo rapporto, ci è capitato anche di andare muso a muso ma poi abbiamo sempre risolto ogni problema. Ancora oggi, quando ha tempo e non si allena, ci viene a trovare qui a Francavilla“.
A cura di Gennaro Zaccaria