Trento, ecco Vitturini: dall’esordio in Serie A, passando per le frasi di Lippi e quel rigore che lo ha riportato in Italia
“Se vuoi qualcosa nella vita devi impegnarti e dare il massimo“, gli disse il suo allenatore Massimo Oddo ai tempi del Pescara. Di tempo ne è passato ma Davide Vitturini questo massimo l’ha sempre dato e, adesso, è pronto a ripartire in Serie C. Il Trento, infatti, ha deciso di puntare su di lui come rinforzo in difesa. Il classe 1997 ha firmato un contratto con la società gialloblù fino al 30 giugno 2023, con opzione per la stagione successiva. Terzino destro, sinistro, difensore centrale e anche esterno di centrocampo: la duttilità è sempre stato il suo punto fi forza. L’allenatore Bruno Tedino, dunque, potrà contare sull’esperienza e le qualità del difensore per uscire dalla zona play-out e risalire in classifica.
L’amore per Pescara, l’esame di maturità e l’esordio in Serie A: chi è Davide Vitturini
Nato e cresciuto a Pescara, Vitturini muove i primi passi nel mondo del calcio proprio in biancazzurro. Il classe 1997 cresce nelle giovanili del Delfino, assieme a calciatori come Di Francesco e Torreira. La scuola, però, è sempre stata una priorità. Basti pensare che il giorno prima del suo esordio in Serie B, Davide non ha voluto rinunciare a fare un’interrogazione. Mentalità. Due passioni che Vitturini ha sempre coltivato con grande serietà e che, spesso, è riuscito anche a unire. Al suo esame di maturità, infatti, ha deciso di inserire la frase di Marcello Lippi dopo la vittoria del Mondiale sull’importanza del gruppo.
Nello stesso anno, il laterale difensivo ottiene la promozione in Serie A con il Pescara di Massimo Oddo e, nella stagione successiva, arriva anche l’esordio nel massimo campionato italiano. Campagnaro, Biraghi, Aquilani, Caprari, Pepe e molti altri i campioni con cui avrà l’opportunità di giocare.
La laurea e l’esperienza in Bulgaria finita a causa di un rigore
Lasciare casa non è mai semplice. Chiedere a Davide Vitturini per conferma che nel 2020 è stato costretto a abbandonare Pescara dopo una stagione lontano dai campi. Nel mentre, ci sono stati anche i prestiti a Carpi, Carrarese e Fano e una laurea in management dello sport. L’occasione per rilanciarsi, dopo la Feralpisalò e il Teramo, però, arriva dalla Bulgaria. Il Tsarsko Selo decide di puntare su di lui e a Sofia troverà Stefano Maccoppi, allenatore italiano. La squadra era formata anche da molti altri connazionali tra cui il suo ex compagno di squadra Alessandro Martella. Le cose sul campo, però, non vanno per il meglio e la squadra è costretta a giocare la ‘poule retrocessione’, simile ai nostri play-out.
All’ultima giornata, nell’ultimo minuto di gioco, Davide e compagni ricevono un calcio di rigore che potrebbe salvare la stagione. Sul dischetto, però, inizialmente però non si presenta il rigorista abituale, una decisione non gradita dal presidente che, sceso in campo per protestare contro la decisione dei giocatori, costringe l’allenatore a cambiare tiratore. Detto, fatto, rigore sbagliato, società in Serie B e squadra sciolta. Che epilogo strano. Una storia da cui ripartire per Vitturini, questa volta dalla Serie C: il Trento è pronto ad accoglierlo.
A cura di Fabio Basile