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Catanzaro, Vivarini: “Sono soddisfatto ma c’è sempre da migliorare. Complimenti al Latina”

VIVARINI

Il Catanzaro non si ferma più. La squadra di Vivarini vince ancora e, complice il pareggio del Bari, si porta a -4 dalle vetta della classifica. I giallorossi nel 2022 non hanno ancora perso: 7 vittorie e 2 pareggi nelle ultime 9 partite. Un rendimento in costante crescita, come dimostra la partita contro il Latina. Una gara piena di insidie che il Catanzaro è riuscito a gestire portando a casa la vittoria. Un rotondo 3-1 firmato dal gol di Vandeputte e dalla doppietta di Vazquez.

Le parole di Vivarini dopo la vittoria contro il Latina

Al termine della gara Vivarini è molto soddisfatto dei suoi ragazzi, ma si complimenta anche con gli avversari:  Oggi è stata una bella partita; abbiamo affrontato una squadra che nel girone di ritorno è in grande condizione e mi è piaciuta tantissimo. Ha delle individualità da seguire con tanti giovani che non mollano mai. Nel primo tempo hanno trovato un buco e sono stati bravi a giocare su quella situazione tanto che ho dovuto sistemare nell’intervallo. Da parte nostra il risultato era troppo importante e l’abbiamo preparata nel modo migliore. Ci sono state difficoltà dovute alla bravura della Latina.”

Foto di Andrea Rosito

L’allenatore del Catanzaro analizza quindi la partita e il momento che sta vivendo la sua squadra: “Abbiamo trovato un certo equilibrio. I ragazzi hanno preso convinzione ed ognuno sa quello che deve fare; riusciamo a valorizzare le individualità. Dobbiamo proiettarci alle prossime partite che avranno difficoltà da superare. Stiamo monitorando molto l’aspetto atletico. La squadra riesce a esprimere forza e corsa. Abbiamo giocato questo tour de force e abbiamo alternato quelli che andavano più in fatica. Se corri riesci a vincere. Quando uno lavora è importante raccogliere i frutti; sono soddisfatto ma c’è sempre da migliorare. Io insisto sul possesso palla perché dobbiamo essere più sicuri nella gestione della palla. In questo periodo giochiamo di più sulla destra. Il primo gol nasce da un lavoro provato e riprovato di attacco alla profondità e alla porta.”