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L’idolo Calaiò, il sogno della Serie A e il presente con il Pineto: Volpicelli protagonista biancazzurro

“Come fa la volpe?”, scherzano simpaticamente a Pineto. Uno slogan che si ripete ogni domenica perché da quelle parti la risolve quasi sempre lui, Emilio Volpicelli. Il classe ‘92, autore di sei reti nel girone B di Serie C, è uno dei protagonisti del avvio sprint dei biancazzurri. La squadra abruzzese, che rappresenta un paesino di quindicimila abitanti nella provincia di Teramo, si trova al momento in settima posizione a quota 20 punti. Piena zona play-off, ad una sola lunghezza di distanza dai cugini del Pescara. Volpicelli sta incantando anche da quelle parti a suon di giocate, slalom e gol. Con quel mancino delicato, la specialità della casa. Ora condivide con altri quattro bomber della categoria il primato di capocannoniere del girone B grazie alla sesta rete siglata nel pazzo finale della gara contro l’Arezzo. “Ma sinceramente non guardo alla classifica marcatori – confessa Volpicelli -. Penso ad andare in campo per fare risultato e portare più punti possibili al Pineto. Poi se arrivano con dei miei gol la gioia è doppia”.

Credits: Ufficio Stampa Pineto – Foto di Andrea Iommarini

Volpicelli: “Sono cresciuto con la palla tra i piedi, con la voglia di arrivare ho superato ogni difficoltà”

Nato a Napoli, Emilio si racconta ai nostri microfoni, partendo da lontano. E inizia dalla sua infanzia: “La mia è stata un’infanzia tranquilla. Come qualsiasi bambino della mia età, la mattina andavo a scuola e nel pomeriggio giocavo nella squadra del mio quartiere, ovvero l’Arci Scampia. Mi sono formato grazie all’educazione dei miei genitori. Avere una famiglia alle spalle, per chi cresce in quel quartiere, è davvero importante. Sono cresciuto con la palla tra i piedi, iniziando a giocare all’età di cinque anni”. Poi, quattordicenne, si è trasferito nel settore giovanile dell’Ascoli e da lì ha iniziato un lungo girovagare fra i campi di tutta Italia. E soprattutto sarà costretto a ripartire dall’Eccellenza prima di esordire fra i professionisti. Il suo è un cammino fatto di alti e bassi, in cui però non ha mai smesso di crederci. “Dopo Ostuni, club di Eccellenza, ho avuto belle soddisfazioni. Una fra queste è stata la firma sul contratto con la Salernitana. La differenza, in ogni salto di categoria, l’ho notata sul piano fisico. Se sei bravo tecnicamente, basta mettersi sul piano fisico degli altri e tutto il gap scompare. Con il duro lavoro e la voglia di arrivare ho superato ogni difficoltà”

Credits: Ufficio Stampa Pineto – Foto di Andrea Iommarini

“Vicario ragazzo d’oro, mi sono emozionato a incontrare Calaiò”

Tra i diversi compagni incontrati nel corso della sua carriera, spicca fra tutti Guglielmo Vicario, che ai tempi del Venezia era un under in Serie D e che oggi difende i pali del Tottenham. “Ho avuto la fortuna di giocare con tanti calciatori forti, ma Vicario si notava già che aveva fame e talento per poter emergere. Sono molto felice per lui, è un ragazzo d’oro. Qualche gol in allenamento gliel’ho segnato, soprattutto quando calciavamo le punizioni”. E tra i più carismatici Volpicelli cita Cristian Ledesma, conosciuto ai tempi del Pro Piacenza, ed Emanuele Calaiò, alla Salernitana, per cui spende parole al miele: “Ledesma l’ho vissuto poco perché eravamo in un contesto non semplice per la squadra, a causa delle vicissitudini societarie, ma ho cercato sempre di ascoltare e prendere tutti i consigli che mi offriva per crescere. Calaiò invece l’ho visto giocare con la maglia della mia città e fare la storia del Napoli. Quando l’ho incontrato alla Salernitana per la prima volta, non me ne vergogno, mi sono un po’ emozionato. Basta guardare la sua carriera per capire che giocatore era. Anche da lui osservavo ogni movimento per migliorare sotto tanti aspetti in fase realizzativa”

Volpicelli: “Ora mi sento maturo, con il Pineto dobbiamo continuare con questa umiltà”

Da diverse stagioni ormai, Volpicelli è una certezza del campionato di Lega Pro, anche sul piano realizzativo. Eppure non ha mai esordito in Serie B. “Perché non ho avuto l’occasione giusta”, racconta. “Sinceramente non so darmi una risposta. Dopo tanti anni di C, ora mi sento maturo, ma purtroppo non dipende solo da me. Magari ci vado con il Pineto, chissà”. Lecito sognare, perché il Pineto non è più una favola, bensì una delle realtà più sorprendenti e piacevoli dell’intero girone. Volpicelli traccia così un primo bilancio dell’esperienza in biancazzurro: “Siamo partiti come neo promossa ed ora ci stiamo facendo conoscere in tutta Italia. Dobbiamo continuare con questa umiltà e con questa voglia di migliorarci giorno dopo giorno perché ci sono tutti i presupposti per fare ancora meglio”. Poi sull’ambiente e sulla società non ha dubbi: “Qui c’è un ambiente sano ed il presidente, Silvio Brocco, è una persona seria, per bene e con tanta voglia di portare in alto la squadra. Io e la mia famiglia ci stiamo trovando molto bene a Pineto perché è un paese molto tranquillo. Quando ci sono questi presupposti in campo puoi fare solamente che bene”.

“Non bisogna mai mollare, sogno la serie A”

E poi c’è l’allenatore, Daniele Amaolo, ed il suo 3-5-2, una vera e propria novità nel percorso del classe ‘92: “E’ la prima volta che lavoro con lui e con questo modulo, ma mi sto trovando bene e mi sono messo sin da subito a disposizione dello staff e dei miei compagni. Il nostro obiettivo è raggiungere quanto prima la salvezza. Soltanto una volta agguantata la permanenza in Serie C, penseremo a toglierci altre soddisfazioni”. Perché Volpicelli è così, guarda sempre al futuro e si sente di dare un consiglio ai più giovani e di rivelare il suo sogno nel cassetto. “Il consiglio che posso dare è che non bisogna mai mollare. E’ importante credere nei propri mezzi, fare tanti sacrifici ed imparare dagli insegnamenti di chi ha un po’ di esperienza in più”. Il sogno? “Come tutti i calciatori è quello di giocare in Serie A. Finché c’è speranza tutto può accadere”. Il numero 7 biancazzurro è pienamente consapevole dei propri mezzi. La ‘volpe’ Volpicelli sta attraversando un’altra stagione magica e non intende fermarsi. E allora riflettori su quel mancino che incanta i tifosi e preoccupa gli avversari. A partire da Adamonis e dal Perugia, i prossimi avversari. Perché dalle parti di Pineto non vedono l’ora di riascoltare l’esultanza di una ‘volpe’ che ha sempre fame di gol.

A cura di Simone Sebastiani

Redazione

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