Crotone, daspo di un anno per il d.g. Vrenna
Brutta notizia in casa Crotone. Nella giornata di oggi, infatti, è arrivata l’ufficialità del daspo (divieto di accesso alle manifestazioni sportive) per Raffaele Vrenna, direttore generale della squadra calabrese. Questo provvedimento ha la durata di un anno ed è arrivato in conseguenza di un diverbio avvenuto il 29 gennaio all’esterno dell’Ezio Scida, poco prima dell’inizio della partita con il Potenza (terminata poi 0-0). Questo episodio ha portato al deferimento del direttore generale per mano della Polizia locale che era impegnata nell’attività di ordine pubblico al di fuori dello stadio. La società crotonese, comunque, ha già presentato ricorso.
Le parole di Vrenna: “Decisione sproporzionata. Io minacciato”
Vrenna però non ci sta. Notificato della decisione, il dirigente ha comunicato, attraverso i suoi profili social, il suo punto di vista. “Avevo deciso di aspettare che questa storia si chiarisse nelle sedi opportune, invece mi trovo costretto a interrompere il mio silenzio“. Inizia così il messaggio social del d.g. crotonese, che poi continua: “Sono consapevole di fare un lavoro in cui si deve accettare l’esposizione mediatica, ma oggi arrivano giudizi sommari senza conoscere i fatti, e, cosa più grave, anche minacce per me e la mia famiglia“.
Vrenna poi entra nel merito della questione: “Penso sia davvero sproporzionato ciò che mi è stato fatto per un diverbio avvenuto fuori dallo stadio contro il Potenza“. Il messaggio del dirigente crotonese si chiude con una considerazione: “Vedo da tempo un accanimento ingiusto nei miei confronti. Sia dal punto di vista personale che professionale, nonostante i buoni risultati ottenuti in questo campionato pieno di difficoltà“.