Terra di eleganza, fascino e classe l’Austria. Una terra in grado di lasciare con i suoi “figli” tracce indelebili nella storia dell’umanità. Da Mozart a Freud, passando per Klimt e Strauss. Artisti, pensatori, intellettuali. Un Paese in cui anche Giacomo Vrioni, a suo modo, è riuscito a lasciare il segno. 19 gol nella sua prima stagione nel campionato austriaco con la maglia del WSG Tirol. Numeri importanti. Numeri che gli sono valsi il titolo di capocannoniere insieme a Karim Adeyemi, l’attaccante acquistato per 30 milioni dal Borussia Dortmund per sostituire Haaland. “Ho scelto l’Austria perché giocare all’estero è sempre stato il mio sogno“, raccontò in un’intervista a Tuttosport il classe 1998. Ora Giacomo Vrioni, tornato alla Juventus, pronto per continuare a scriversi il futuro. L’attaccante è vicino al passaggio New England Revolution in Major League Soccer. Una cessione sulla base di 4 milioni di euro. Dalla Serie C al trono d’Austria, fino agli Stati Uniti: l’eleganza del bomber.
Albania, Italia, Austria. Il viaggio di Giacomo Vrioni si muove nelle strade di questi paesi. Il primo è la terra di origine dei suoi genitori. Il secondo il luogo dove è cresciuto. Il terzo la realtà in cui si è affermato. Il viaggio parte da San Severino Marche, lo stesso paese in cui è nato un altro Giacomo: Bonaventura. I primi passi nel Matelica, con cui esordisce in Serie D. Poi il grande salto. La chiamata arriva da Genova, sponda blucerchiata. Nella Primavera della Sampdoria vive stagioni da protagonista. I gol l’espressione che preferisce. L’arte dell’essere attaccante. Scorci e istantanee sul mare della Liguria. Il prestito alla Pistoiese in Serie C, 27 presenze e 8. Nell’estate del 2018 il passaggio, sempre in prestito, al Cittadella in Serie B. Un’esperienza difficile in cui fatica a trovare spazio e continuità. A gennaio la svolta. Vrioni entra in un’operazione tra la Sampdoria e la Juventus. Cherubini chiama l’agente Pagliari, Giacomo è bianconero in cambio di tre giocatori. La maglia è quella della Juventus U23 di Pecchia. Dalla Serie B alla Serie C. Un passo indietro per ripartire.
Un’esperienza fondamentale con la maglia bianconera: “Credo mi abbia migliorato più il passaggio alla Juve tutta, non solo in Under 23. Ho capito veramente cosa vuol dire vivere la professionalità di un calciatore, non solo dentro il campo ma anche fuori, nella cura di ogni dettaglio della quotidianità. Dall’alimentazione al recupero fisico: la Juve mi ha cambiato“, rivelò al La Gazzetta dello Sport. Con la Juventus U23 arriva la vittoria di una storica Coppa Italia. Fagioli, Frabotta e Brunori tra i grandi protagonisti. Lo spazio con Pecchia non è molto, ma Vrioni continua a lavorare. C’è un sogno da inseguire.
Dopo qualche mese arriva la chiamata di Sarri. Gli allenamenti con la prima squadra diventano sempre più frequenti. Così come le sessioni extra a cui l’attaccante si sottopone sotto gli occhi del vice Martusciello. Ad agosto contro la Roma arriva l’esordio in Serie A. Giacomo così in una sola stagione riesce a giocare in tutte e tre le categorie del professionismo. Alla Continassa può studiare da vicino Cristiano Ronaldo, uno dei suoi riferimenti insieme a Vieri, Lewandwski e Benzema. Un rapporto speciale quello con il portoghese: “Ho conosciuto un fuoriclasse davvero maniacale“. E un segreto: “Cristiano una volta mi ha preso da parte e mi ha detto una cosa molto bella. La conservo nel mio cuore, come un segreto. Non lo dico così per dire: non l’ho mai raccontata a nessuno, nemmeno ai miei amici più cari, e mai lo farò“.
La scorsa estate l’opportunità dall’estero. La maglia è quella del WSG Tirol, squadra della Bundesliga austriaca. Un’occasione che Vrioni accoglie con entusiasmo: “Quando la Juventus e il mio agente Silvio Pagliari mi hanno prospettato questa opportunità, l’ho colta al volo“, disse sempre a Tuttosport. E in Austria Giacomo segna. Segna continuamente. A fine campionato sono 19 i gol realizzati. Gli stessi di Adeyemi, la futura stella del Borussia Dortmund pronta a sostituire Haaland.
“Non sarà mai un addio. E’ stato un onore“, le parole con cui ha salutato il WSG Tirol. In Austria ha lasciato il segno. Ora all’orizzonte un futuro da scrivere e disegnare. Da San Severino Marche all’Austria e gli Stati Uniti: il cammino di Giacomo Vrioni.
A cura di Nicolò Franceschin
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