Zeman: “Quando nello sport cominciano a contare più i soldi che i calciatori è la fine”
Zdenek Zeman è tornato a parlare del calcio italiano. In un periodo di riforme (proposte ma non approvate come quella riguardante il cambio di format della C), l’ex allenatore del Foggia non ha dubbi: “Si potrebbe fare tanto per aggiustare il calcio italiano. Penso però che ci vogliano persone che hanno voglia di migliorarlo”. Questo il suo primo pensiero, raccolto da TVRS che ha intercettato il boemo alla cena di Natale della Fermana.
“Oggi purtroppo il calcio è nelle mani di fondi – ha proseguito Zeman -. Sono sempre convinto che il presidente debba essere del posto, della città della squadra. Deve essere un tifoso. Mentre penso che abbiano altri interessi. E’ una rarità purtroppo ma spero che si ritorni al passato. Altrimenti così il calcio esplode. Faccio fatica ad essere ottimista perché quando nello sport cominciano a contare più i soldi che i calciatori o lo spettacolo, si avvicina la fine.
L’unica cosa è che sul campo sono 11 contro 11. E vedere ragazzi che trasmettono emozioni e fanno qualcosa per lo spettacolo, è l’unica cosa rimasta”.
Chiusura, infine, sul Mondiale in Qatar. “Non mi sono piaciute le partite dei gironi. Giocavano 20 persone in 20 metri, senza ritmo e senza verticalizzazioni”.