Zeman attacca: “La squadra mi ha soddisfatto, al presidente no. Sembrava fossimo retrocessi”
Zeman e il Foggia si sono separati e l’allenatore, come al solito, non ha avuto peli sulla lingua e ha elencato tutti i problemi che hanno portato alla rottura con il presidente Canonico. Il boemo ha raccontato la sua versione dei fatti a Telefoggia.
“Come si è arrivati a questo punto? Ogni giorno c’era un problema. Come non cambio io non cambia neanche il presidente, inutile continuare” – ha detto in maniera diretta Zeman. “Perché ci siamo incontrati? Non lo so, sono comunque tesserato. Non c’erano le premesse per continuare insieme. Io non dico bugie come qualcun altro. Non ho chiesto niente alla società. Ho elencato soltanto le cose che non andavano bene“
“Sembrava fossimo retrocessi”
Il presidente Canonico ha parlato nelle scorse ore di mancanza di stimoli, cosa che il boemo ha subito negato: “Io ho tanti stimoli. Questa squadra mi ha dato grandi soddisfazioni, a quanto pare al presidente no. Sembrava fossimo retrocessi. Telefonate? Per ora non rispondo a numeri sconosciuti. Sono disponibile a lavorare, però ancora non voglio parlarne. Ho ancora stimoli, ma ho sbagliato ambiente”. Poi una battuta anche su Pavone: “Lui ha la colpa di avermi portato qui, io son venuto per lui ed ho rifiutato anche squadre di Serie B. A lui non posso mai dire di no”.
Zeman ha ringraziato la squadra per il lavoro svolto: “I ragazzi sono dispiaciuti, perché il gruppo si è comportato sempre bene. Tutti seri e disponibili. Son venuto a Foggia per cercare di ripetere quanto fatto 30 anni fa, ma c’erano altre condizioni”. Parole al miele anche per i tifosi: “Sono rimasto colpito da quello che è successo a Chiavari, non mi aspettavo la festa dei tifosi nonostante la sconfitta. Hanno capito il nostro impegno. Il mio obiettivo era di ridare gioia a questa gente”.
Il giallo delle cifre: Zeman smentisce
“Con il presidente non abbiamo mai parlato di cifre, quel contratto che ha fatto vedere a voi (ai giornalisti ndr) è stato compilato dopo”– ha ribadito Zeman. “Dal primo gennaio già eravamo in sofferenza con il presidente, per me non si può lavorare così. Mi immagino un calcio diverso ed una dirigenza diversa. Per elencare tutti i difetti servono quattro pagine. Spero che i ragazzi restino qui e facciano vedere che sono capaci. A i foggiani auguro sempre il meglio e spero si avvicinino sempre di più alla squadra“.