Foggia, Zeman: “Cercheremo di fermare il Bari con il nostro entusiasmo”

Bari-Foggia, torna il tanto atteso derby di Puglia. Da una parte i biancorossi al comando della classifica del girone C di Serie C, dall’altra la squadra di Zeman, in crescita ma distante otto punti. Che partita sarà? “Il Bari è una squadra esperta, non ha avuto problemi in questo inizio di campionato – le parole di Zdenek Zeman in conferenza stampa -. Sarà una partita difficile per tutte e due le squadre. Il Foggia deve portare con sé l’entusiasmo, essere più veloce ed aggressivo, qualità che possono mettere in difficoltà sul piano tattico l’avversario di turno”.

I tifosi rossoneri sperano che il derby allo stadio San Nicola sia l’occasione di fermare la corsa del Bari. “Per il Foggia sarà una partita come le altre, in palio ci saranno sempre tre punti. Cercheremo la palla come farà il Bari, non sarà semplice – ha commentato Zeman alla vigilia del match -. Abbiamo lavorato sulle chiusure a centrocampo, vedremo se ci riusciremo”.

Per l’allenatore del Foggia una sola condizione: velocità. “Voglio che la squadra imposti veloce, bisogna giocasela fino alla fine ed imporre qualcosa – ha rimarcato più volte Zeman -. Anche le rimesse laterali e le punizioni vanno battute velocemente; piuttosto che cercare di ripartire in contropiede che ci viene più difficile”.

Infine, un commento sul divieto di trasferta imposto ai supporter rossoneri, mentre finora sono stati staccati oltre 12mila biglietti per i tifosi del Bari. “Mi dispiace, avremmo voluto i tifosi a sostenerci, ma alcune settimane fa la società ha preso 4mila euro di multa. Se vengono vietate vuol dire che credono che possa accadere qualcosa di negativo. Ai tempi nostri, in passato, queste cose non accadevano. Ora dobbiamo adeguarci alle restrizioni, bisogna prevenire – ha continuato Zeman – . A Bari, così come a Foggia, il pubblico delle grandi occasioni c’è sempre stato in partite come questa. Tuttavia – si lascia scappare l’allenatore – Bari ha sempre portato bene in passato -.

A cura di Roberta Miscioscia