Se la classifica non sorride alla Pergolettese, diciottesima a 13 punti nel girone A di Serie C, qualche nota positiva nella stagione dei gialloblù c’è. Eccome. Un esempio? Mattia Zennaro. Centrocampista classe 2000, mezzala d’inserimento che abbina corsa e tecnica. Arrivato in estate in prestito dal Genoa, si sta ritagliando spazio e un posto da protagonista.
Tre gol nelle tredici presenze giocate fin qui. L’ultimo domenica scorsa nel pareggio 1-1 contro la Giana Erminio. Un tocco col destro in una mischia da calcio d’angolo che ha portato il Pergo in vantaggio. Ma Zennaro non un tipo che si accontenta facilmente: “Sono contento di aver segnato, come normale che sia, ma dall’altro lato sono dispiaciuto per il risultato”.
Un pareggio amaro, arrivato al novantesimo su un tiro-cross di Caferri che ha beffato Galeotti e tutto il popolo gialloblù. “Dispiace perché abbiamo sbagliato un contropiede, sono ripartiti e ci hanno costretto al fallo. Da quel nostro errore è nata la punizione del gol. Per la terza volta ho segnato, e per la terza volta non abbiamo vinto”. Sbuffa un attimo e poi sospira, Mattia. Si sente che vuole fare ancora meglio.
“Stiamo regalando troppi punti per strada e siamo poco cattivi sotto-porta. Parlo per la squadra: non possiamo creare tante occasioni e poi concretizzarne solo una. Purtroppo stiamo pagando questi errori. La classifica è corta e, secondo me, ci mancano almeno tre-quattro punti. Ma siamo un bel gruppo e sono sicuro che assieme raggiungeremo la salvezza“.
L’abbiamo detto: Zennaro è di proprietà del Genoa. E il sogno, chiaramente, è “indossare la maglia della prima squadra. E’ il mio terzo anno di proprietà rossoblù, ma non ho mai esordito”. Prima un anno in Primavera, poi la Serie C – la scorsa stagione alla Lucchese, ora alla Pergolettese. “Mi piacerebbe percorrere i passi di Nicolò Rovella e Flavio Bianchi“. Un anno di giovanili tutti e tre assieme, e con l’attaccante Mattia ha condiviso anche l’annata a Lucca. “Ci sentiamo spesso e sono due grandi amici. Auguro loro di continuare così e spero di raggiungerli presto”.
Parola di un ragazzo che ha già vissuto anche la Serie B, con il Venezia: 10 presenze quando aveva solo diciott’anni. “Esordire con la maglia della squadra della mia città è stato qualcosa di indimenticabile. Pur essendo il più piccolo dello spogliatoio, il gruppo mi ha aiutato molto, e con i tifosi avevo un bellissimo legame. Quell’esperienza è stata una vera fortuna“. Ma una fortuna “cercata”, “voluta”. Perché secondo Zennaro nulla viene per caso: “Ripeto sempre ai bambini che bisogna lavorare sodo per raggiungere i propri sogni“. Sopra i quali, al momento, Mattia ha messo un cartello che recita “Work in progress”. Lavori in corso… puntando in alto.
A cura di Luca Bendoni
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