Sotto il cielo di Riyad ha brillato una nuova stella azzurra. Né Kvaratskhelia, né Osimhen (impegnato in Coppa d’Africa), a prendersi la scena in casa Napoli nella semifinale di Supercoppa è stato Alessio Zerbin. Lui, che dopo esser cresciuto nei pulcini dell’Inter venne poi scartato dallo stesso club nerazzurro finendo addirittura in Prima Categoria. Il classe ’99 ha fatto tanta strada prima di arrivare a siglare la sua prima doppietta con la maglia del Napoli. Probabilmente, in quella che è stata sin qui la partita più importante della sua carriera. Gli inizi all’Inter, l’interesse della Juventus, l’esordio tra i pro a Viterbo, fino ad arrivare alle due reti decisive contro la Fiorentina nel giro di appena due minuti. Alessio Zerbin si è preso il Napoli sulle spalle e, perché no, si è preso anche una piccola rivincita a livello personale.
Cresciuto a Novara, dove inizia a tirare i primi calci al pallone presso l’oratorio Santa Rita, Alessio Zerbin parte dal settore giovanile dell’Inter. In nerazzurro ha modo di giocare con i pulcini, salvo poi esser scartato in un secondo momento perché non ritenuto all’altezza dal punto di vista fisico. Una decisione presa non solo dall’Inter, ma anche dalla società della sua città natale, il Novara. Il giovane Alessio però non demorde e riparte. Riparte dal suo Piemonte, ovvero dal Suno. Qui fa prima le giovanili e, successivamente, esordisce in Prima Categoria. Il classe ’99 si mette subito in mostra nella stagione 2014/15 e viene quindi notato dal Gozzano, il cui ds era Alex Casella, oggi alla Pro Vercelli in C. Casella, che a Gozzano portò anche Junior Messias, decide di puntare su di lui e lo fa debuttare in Serie D nel 2015 da allievo. Da sotto età dunque, per intenderci, come se fosse adesso un 2007.
Con la squadra piemontese colleziona, nell’arco di due annate, 19 presenze e 8 gol. Numeri non qualsiasi considerando l’età e che si trattava della sua prima esperienza in D. Per Alessio Zerbin qualcosa inizia a muoversi arrivato a questo punto e, non a caso infatti, piomba su di lui un certo Cristiano Giuntoli. L’ex difensore, oltre ad essere molto amico di Casella, ebbe modo di vederlo giocare già a Carpi e lo vuole a Napoli nel corso della sua prima esperienza in Campania. Su Zerbin non ci sono però solo gli azzurri, perché anche Juventus ed Inter mostrano interesse. Ad aggiudicarsi il giovane talento fu però il Napoli, con Casella che riuscì a convincere sia lui che la sua famiglia. L’amicizia tra l’attuale ds della Pro Vercelli e Giuntoli fu anch’essa una componente importante nella trattativa che portò Zerbin a vestire di azzurro per 190 mila euro più bonus.
Dopo esser stato scartato da Inter e Novara, per Zerbin la tappa partenopea è sicuramente di fondamentale importanza. Sia a livello professionale che emotivo. Il classe ’99 inizia dalla Primavera, dove colleziona prima nel 2014/15 14 presenze e 1 gol e, in quella seguente, 13 reti tra Campionato, Uefa Youth League e Coppa. Questo il percorso in azzurro di Zerbin dal 2016 al 2018, fino a quando arrivano diversi prestiti in Serie C. Prima la Viterbese, poi il Cesena e la Pro Vercelli. Esperienze non del tutto indimenticabili le prime due, meglio quella in Piemonte dove trova 5 reti e 9 assist con Modesto allenatore. Numeri che lo portano ad avere la chiamata del Frosinone in Serie B. Con i laziali, con Fabio Grosso in panchina, esordisce con gol nel 2021 contro il Parma, facendo coppia in attacco con Ciano e Canotto.
Tornato a Napoli nel 2022, Zerbin trova la fiducia di Spalletti che lo promuove in prima squadra e lo fa esordire sia in Serie A contro il Verona che in Champions League col Liverpool. Saranno 14 le presenze per lui al termine della stagione 2022/23, una stagione importante e culminata poi dalla vittoria dello Scudetto. In quell’annata storica per il Napoli, Zerbin non trovò molto spazio, ma una data in particolar modo di quella stagione gli resterà per sempre impressa. Il 4 maggio 2023, quando a Udine esultò per il trionfo azzurro insieme ai suoi compagni. Quel giorno Luciano Spalletti scrisse la storia a distanza di 33 lunghissimi anni, ora, è Zerbin che vuol farlo per il suo Napoli 10 anni dopo in Supercoppa. Lunedì 22 gennaio ci sarà la finale, per un trofeo che manca in bacheca da troppo tempo. E chissà, che dopo la doppietta lampo contro la Fiorentina in semifinale, il giovane Alessio non possa far la differenza anche in finale. E, se il destino vuole, proprio contro la “sua” Inter. Riyad l’ha premiato, la stessa Riyad ora lo aspetta. Napoli, intanto, vuole tornare ad esultare ed è pronta ad acclamare il suo nuovo gioiello.
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